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Volare su Firenze

  • Katia Martinez
  • 29 ott 2015
  • Tempo di lettura: 1 min

A chi non piacerebbe volare su Firenze?

Il primo fiorentino che abbia staccato l'ombra da terra è Tommaso Masini detto Zoroastro da Peretola, il disgraziato e coraggioso assistente di Leonardo da Vinci.

Il geniale inventore lo costrinse (o convinse?) a gettarsi da Monte Ceceri con la sua macchina di volo. L'esperimento sembra che fallì miseramente: il povero Zoroastro da Peretola non atterrò nella zona dell'aeroporto (nonostante il cognome fosse di buon auspicio) e si ricongiunse con la propria ombra qualche centinaio di metri più sotto della rupe da cui si era gettato.

Se l'esperimento fosse riuscito, ecco cosa avrebbe visto Zoroastro:

Bisogna aspettare il 16 luglio 1795 quando, su iniziativa di un certo Cavaciocchi viene portata in Piazza del Carmine una mongolfiera munita di navicella.

Ma all'ultimo minuto il pilota designato si tira indietro, ufficialmente perchè troppo pesante (la cucina toscana non perdona...), mentre la folla presente nota anche "una scarsa volontà".

Ed ecco che si fa avanti il costruttore della mongolfiera: Giovanni Luder, di professione idraulico o meglio trombaio, come si dice a Firenze.

Con sprezzo del pericolo sale a bordo e alle 19.30 vola via, per atterrare alle 21 alla Pieve di Remole vicino Pontassieve.

Per chi vuole ripetere l'esperienza del trombaio Volante e librarsi (di qualche decina di metri ) sulla nostra città, può andare al Parco delle Cascine dove ogni anno, a maggio, si può provare a salire su una vera mongolfiera.

Per chi non se la sente per fortuna ci sono i droni che ci portano magicamente e senza staccare l'ombra dalla sedia, sulla nostra bellissima Firenze:

 
 
 

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